''Piazza San Fedele era un lago bituminoso di nebbia, dentro cui le lampade ad arco aprivano aloni rossastri. L'ultima auto s'allontanava lentissimamente dal marciapiede del teatro Manzoni, facendo risuonare sordamente il claxon. Il teatro chiudeva le sue grandi porte nere. Qualche ombra fantomatica traversava la piazza. Due ombre si scontrarono allo sbocco di via Agnello e una di esse notò che l'altra era quella di un signore in abito da sera, pelliccia e tuba. Il signore per suo conto non vide che un'ombra nera. Non guardava neppure, del resto...''
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