Come ho imparato l'inglese su Internet senza essere un genio delle lingue

Pubblicato il: 28/04/2025
Categoria: CULTURA
Mi chiamo Lele, ho 34 anni e, se c'è una cosa che non mi ha mai distinto nella vita, è la facilità nell'apprendimento delle lingue. A scuola ero quello che faticava a mettere insieme una frase sensata in inglese, quello che all'orale balbettava più suoni che parole. Insomma, non proprio un ''nato poliglotta''. Eppure oggi, senza essermi mai trasferito all'estero, riesco a sostenere conversazioni complesse in inglese.

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No, non sono diventato bilingue (non vi racconterò favole), ma mi capiscono, e capisco. E tutto questo l'ho fatto dal divano di casa, grazie a Internet.

L'inizio: grammatica e esercizi online


Quando ho deciso che era ora di imparare davvero l'inglese, il primo passo è stato uno dei più difficili: rimettermi a studiare la grammatica. Per fortuna, Internet offre una quantità infinita di risorse gratuite. Ho iniziato con semplici siti di grammatica inglese, pieni di spiegazioni chiare ed esercizi di inglese online con soluzioni immediate. L'idea di poter fare pratica e vedere subito dove sbagliavo era perfetta per uno come me, sempre un po' allergico ai libri di testo tradizionali.

All'inizio mi sono concentrato sulle basi: verbi, tempi verbali, articoli, preposizioni. Roba apparentemente noiosa, ma fondamentale. Mi davo come obiettivo piccolo: ogni giorno 15-20 minuti di teoria + 10 minuti di esercizi. Nessuna maratona estenuante. L'importante era la costanza.

I cartoni animati: la svolta (sì, avete letto bene)


Una volta preso un minimo di confidenza con le regole, mi sono reso conto che la grammatica da sola non basta. Dovevo allenare l'orecchio. Così ho pensato: ''Ok, devo ascoltare l'inglese vero... ma da dove comincio?''
YouTube, ovviamente. Ma non mi sono buttato subito su film o serie complicate: ho iniziato dai cartoni animati per bambini.

Sì, proprio così. I cartoni sono una manna dal cielo per chi sta imparando una lingua: frasi brevi, pronuncia lenta e chiara, vocaboli semplici e tanta ripetizione. Ho passato settimane a guardare ''Peppa Pig'', ''Dora the Explorer'' e altri titoli simili. All'inizio capivo poco, poi qualcosa si sbloccava, una parola, poi una frase intera, poi i concetti.

Man mano che miglioravo, sono passato a video più complessi: vlog di viaggiatori, tutorial di cucina, recensioni tecnologiche. Ogni salto era una piccola conquista. Ogni nuova parola che riuscivo a cogliere al volo mi dava una soddisfazione enorme.

Scoprire le risorse nascoste: i corsi della RAI


Durante questo percorso di immersione linguistica, ho anche scoperto che la RAI, la nostra cara TV pubblica, offre corsi gratuiti di inglese online, pensati proprio per italiani. Non solo video-lezioni chiare ed efficaci, ma anche materiali scaricabili e quiz interattivi.
E la cosa migliore? Subito disponibili, senza dover pagare nulla o perdere tempo in registrazioni infinite.

Alternavo così giornate di grammatica a quelle in cui seguivo le lezioni della RAI, per rendere il tutto più vario e meno noioso. E funzionava: ogni giorno un mattoncino in più.

Un anno dopo: conversare senza paura


Non vi mentirò: ci sono stati giorni in cui non avevo voglia di far nulla. Ma bastava ricordarmi perché avevo iniziato: volevo sentirmi libero quando viaggiavo, volevo capire i film senza sottotitoli, volevo poter parlare con chiunque nel mondo.

Dopo un anno, dedicando in media non più di 30 minuti al giorno, posso dire di avercela fatta. Non sono un madrelingua, certo. Ma sono perfettamente in grado di gestire una conversazione complicata, discutere idee, raccontare storie. E, cosa non da poco, senza tremare o sudare freddo ad ogni frase.

La vera lezione che ho imparato


Imparare l'inglese per me non è stata solo una questione di lingua. È stata una lezione di vita: la forza di volontà e la costanza valgono più di ogni talento naturale. E poi, siamo sinceri: viviamo nell'epoca più fortunata della storia. Grazie alla tecnologia, abbiamo il mondo a portata di click, possiamo imparare una lingua (o mille altre cose) gratuitamente, seduti sul nostro divano.

Non servono soldi, né genio, né tempo infinito. Basta volerlo davvero, metterci impegno ogni giorno, anche solo per mezz'ora. Io, Lele, 34 anni e una naturale refrattarietà per le lingue, ne sono la prova vivente.

E ora? Beh, ora si punta allo spagnolo. Sempre dal divano, ovviamente!






 

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