Ultimamente se ne sente parlare parecchio. Ma cos'è esattamente la sindrome di Procuste? Sicuramente ti sarà capitato a scuola, al lavoro ma anche in famiglia, con gli amici o nel rapporto di coppia di aver avuto a che fare con persone che sembrano divertirsi a ridicolizzare o sminuire i successi altrui. Si sentono bene solo se riescono ad infangare in qualche modo ...
... le persone che appaiono più felici, appagate o di successo con cui si trovano ad avere a che fare. Sono quelli che per emergere nell'ambiente dove vivono non si sforzano a migliorare se stessi ma si sforzano invece, con tutti i mezzi a disposizione, ad affossare gli altri. Ritengono che tutti quelli che hanno intorno, in particolare le persone più brillanti e popolari, siano più o meno degli idioti patentati e fanno di tutto per trasmettere questa sensazione talvolta in maniera diretta, talvolta in maniera più velata ma non per questo meno efficace.
A tirare in ballo la sindrome di Procuste è stato Beppe Grillo con una battuta riferita al caso Diciotti e da quel momento si è scatenata la ricerca in rete. Ma chi era questo signor Procuste?
Procuste, nella mitologia greca, era un brigante che aggrediva i viandanti nella via sacra tra Eluesi e Atene e si divertiva a stenderli sopra un letto di pietra. Se risultavano corti rispetto alla lunghezza del letto, li adattava stirandoli letteralmente e smembrandoli per farli tornare a misura. Se erano troppo lunghi amputava loro gli arti sporgenti per accorciarne la lunghezza, come quella del letto maledetto.
Metaforicamente, quindi, stendere qualcuno nel letto di Procuste significa tentare di adattarlo ad uno standard stabilito. In pratica è il tentativo disperato che fanno certe persone di riportare in basso coloro che brillano di luce propria, quindi coloro che emergono o che si differenziano dalla loro idea di essere umano ideale, allo scopo di omologarli al loro status, spesso di persone mediocri.
La sindrome di Procuste è quindi una vera a propria malattia mentale che provoca un fortissimo disagio nelle persone che vedono emergere e fare strada conoscenti, amici o parenti. E' una sorta di invidia malata che impedisce loro non solo di provare gioia per il successo dei propri simili (cosa in verità abbastanza difficile anche per le persone cosiddette normali) ma anche di provare una sana indifferenza o una leggera invidia costruttiva, quella che ci fa mettere in moto per migliorare noi stessi al fine di superare le abilità dimostrate dai nostri concorrenti, in maniera sportiva e corretta.
In alcuni casi la patologia si estende anche alle persone vicine, che reagiscono in modo uguale e contrario. Ci sono, ad esempio, delle persone che si limitano nel successo o nell'emergere nel loro campo e si instupidiscono volontariamente per non offendere il loro partner o il loro migliore amico, visibilmente affetto dalla sindrome di Procuste.
Nel web se ne vedono moltissimi, sono i cosiddetti leoni da tastiera, ovvero quelli che insultano ad esempio gli YouTuber di successo ma che non ci mettono mai la faccia o che non provano mai a batterli sul campo, aprendosi un canale e provando loro stessi a mettersi in gioco.
La sindrome di Procuste è molto più diffusa e dannosa di quello che comunemente si tende a credere. Ne vengono colpiti i singoli individui ma anche gruppi o intere società. Il danno che ne deriva è una sorta di freno a mano tirato della realizzazione personale e comunitaria, realizzazione che costituisce la benzina dell'evoluzione culturale umana.
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