Cronistoria del Conflitto tra Israeliani e Palestinesi - Perche' Siamo Arrivati al Disastro Attuale

Fonte: Boorp
Pubblicato il: 14/06/2024
Categoria: POLITICA
Il conflitto tra palestinesi e israeliani è una delle dispute più complesse e longeve della storia moderna. Le radici di questo conflitto risalgono a più di un secolo fa e coinvolgono molteplici dimensioni storiche, politiche e culturali. Di seguito, viene presentata una cronistoria breve ma dettagliata dei principali avvenimenti di questo conflitto, analizzandone le cause e le conseguenze.

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Le origini del conflitto


La nascita del sionismo e l'immigrazione ebraica
Alla fine del XIX secolo, il movimento sionista, fondato da Theodor Herzl, promuoveva la creazione di uno stato ebraico in Palestina, allora parte dell'Impero Ottomano. Questo movimento si intensificò a seguito delle persecuzioni subite dagli ebrei in Europa, culminando con ondate di immigrazione ebraica verso la Palestina.

La Dichiarazione Balfour
Nel 1917, il governo britannico emise la Dichiarazione Balfour, che esprimeva il sostegno per la creazione di una ''dimora nazionale per il popolo ebraico'' in Palestina, causando apprensioni tra la popolazione araba locale. La fine della Prima Guerra Mondiale portò alla spartizione dell'Impero Ottomano e la Palestina divenne un mandato britannico.


Il periodo del Mandato britannico


Le tensioni tra ebrei e arabi
Durante il mandato britannico (1920-1948), le tensioni tra le comunità ebraica e araba aumentarono. Gli arabi si opposero all'immigrazione ebraica, mentre gli ebrei chiedevano maggiori diritti e un'autonomia crescente. Le rivolte arabe del 1920-1921 e del 1936-1939 furono sintomatiche di questo conflitto crescente.

Il Piano di partizione delle Nazioni Unite
Nel 1947, le Nazioni Unite proposero un piano di partizione per dividere la Palestina in due stati, uno ebraico e uno arabo, con Gerusalemme sotto amministrazione internazionale. Gli ebrei accettarono il piano, ma gli arabi lo respinsero, portando a una guerra civile tra le due comunità.


La nascita dello Stato di Israele e la prima guerra arabo-israeliana


La dichiarazione di indipendenza di Israele
Il 14 maggio 1948, David Ben-Gurion dichiarò la nascita dello Stato di Israele. Immediatamente dopo, scoppiò la prima guerra arabo-israeliana, con l'invasione di Israele da parte di eserciti arabi provenienti da Egitto, Siria, Giordania, Libano e Iraq.

Gli esiti della guerra
La guerra terminò nel 1949 con armistizi separati tra Israele e i vari stati arabi. Israele conquistò territori aggiuntivi rispetto al piano di partizione dell'ONU, mentre la Cisgiordania e Gaza finirono rispettivamente sotto controllo giordano ed egiziano. Centinaia di migliaia di palestinesi divennero profughi.



Il conflitto israelo-palestinese durante la Guerra Fredda


La crisi di Suez e le guerre del 1967 e del 1973
Nel 1956, Israele, insieme a Francia e Regno Unito, attaccò l'Egitto nella crisi di Suez, ritirandosi solo sotto pressione internazionale. La Guerra dei Sei Giorni del 1967 vide Israele occupare la Cisgiordania, Gaza, le Alture del Golan e il Sinai. Nel 1973, la Guerra del Kippur vide un attacco a sorpresa da parte di Egitto e Siria, ma Israele riuscì a respingere gli attacchi.

La nascita dell'OLP
Nel 1964, venne fondata l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), con Yasser Arafat come uno dei suoi leader principali. L'OLP si impegnò nella lotta armata contro Israele, portando a una serie di conflitti e attacchi terroristici.


Il processo di pace e le intifade


Gli Accordi di Oslo
Nel 1993, dopo anni di negoziati segreti, Israele e l'OLP firmarono gli Accordi di Oslo, che prevedevano un riconoscimento reciproco e la creazione di un'autonomia palestinese in alcune parti della Cisgiordania e di Gaza. Tuttavia, l'implementazione degli accordi incontrò molte difficoltà e resistenze.

Le intifade
La Prima Intifada (1987-1993) e la Seconda Intifada (2000-2005) furono periodi di intensi scontri tra israeliani e palestinesi. La prima fu caratterizzata da proteste popolari e scontri, mentre la seconda vide un aumento di attacchi suicidi e operazioni militari israeliane.


Gli sviluppi recenti


La costruzione del muro di separazione e le guerre di Gaza
Dopo la Seconda Intifada, Israele iniziò la costruzione di un muro di separazione lungo la Cisgiordania, ufficialmente per motivi di sicurezza. Nel contempo, Gaza divenne teatro di ripetuti conflitti tra Israele e Hamas, il movimento islamista che prese il controllo del territorio nel 2007.

I tentativi di negoziati e le sfide future
Nonostante vari tentativi di riprendere i negoziati di pace, come gli incontri di Annapolis nel 2007 e i colloqui mediati dagli Stati Uniti, il conflitto rimane irrisolto. Le questioni chiave, come lo status di Gerusalemme, il diritto al ritorno dei profughi palestinesi e i confini futuri, continuano a essere punti di contesa.


Conclusione


Il conflitto israelo-palestinese è una questione complessa con radici storiche profonde e molteplici dimensioni. Nonostante gli sforzi internazionali per mediare una soluzione pacifica, le tensioni rimangono elevate e il futuro del conflitto è ancora incerto. La comprensione e l'analisi continua degli sviluppi storici e attuali sono cruciali per sperare in una risoluzione duratura.

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