Nel 2020, in piena pandemia, il Ministero della Cultura italiano approvò un tax credit pari a 863.595,90 euro per un film intitolato Stelle della Notte, attribuito al regista Rexal Ford. Il progetto, ufficialmente sostenuto da una società maltese chiamata Tintagel Films LLC e co-prodotto dalla romana Coevolutions srl, non risultava da nessuna parte, né nelle sale, né su set, né online ...

... e pare che il film non sia mai stato girato. Solo in un secondo momento si scoprì che ''Rexal Ford'' altro non era che uno pseudonimo: il vero promotore era Francis Kaufmann, presunto assassino accusato del duplice omicidio della sua compagna e della loro presunta figlia, trovate morte a Villa Pamphili (Roma) nel giugno 2025.
Come ha funzionato il tax credit
Il tax credit per il cinema prevede, in determinate condizioni, che lo Stato restituisca fino al 40 % delle spese di produzione sostenute. Nel caso di Stelle della Notte, la Coevolutions presentò la domanda preventiva nel 2020 (quando il ministro era Dario Franceschini), seguita dalla domanda a consuntivo nel 2023. Grazie a una norma che consentiva ai progetti internazionali di accedere al tax credit senza dover depositare prove di riprese reali, e accompagnata da una certificazione contabile di ''costi sostenuti'' firmata da un revisore, il progetto risultò formalmente in regola.
La società italiana coinvolta: Coevolutions srl
Coevolutions srl, con sede a Roma – in zona Parioli –, svolse un ruolo chiave. Il titolare, Marco Perotti, presentò la domanda formale al Ministero: fu quindi la società italiana, e non quella maltese, a ricevere formalmente l'erogazione del beneficio fiscale. La società avrebbe poi ceduto il credito a una banca, che a sua volta avrebbe anticipato i fondi in base alla pratica contabile ben compilata.
Chi è Francis Kaufmann / Rexal Ford
Francis Kaufmann, americano, classe 1979 (46 anni), si era costruito una biografia d'artista: sul web compariva come regista sotto il nome ''Rexal Ford''. Fondatore della fantomatica Tintagel Films LLC a Malta, vantava progetti cinematografici – compreso Stelle della Notte – rimbalzati in vari paesi.
Alias e vite parallele
Oltre a Rexal Ford, Kaufmann si presentava con altri nomi come Matteo Capozzi, utilizzati per affittare barche a Malta e chiedere appartamenti in affitto a Roma. Adottava ogni identità per scopi precisi: quella cinematografica per ottenere crediti fiscali, quelle italiane per vivere in incognito nel nostro Paese.
Movimenti geografici e supporto economico
Dalle ricostruzioni, Kaufmann ha vissuto in Malta, Italia (soprattutto Roma), Grecia (dove è stato fermato sull'isola di Skiathos). Pare ricevesse un sostegno mensile di 5-6 mila euro da parte dei genitori, che gli avrebbero imposto di mantenere un basso profilo finché non si fosse ''sistemato''.
La tragica scoperta: omicidio a Villa Pamphili
Il 7 giugno 2025, nel parco romano di Villa Pamphili, furono trovati i corpi di una donna – identificata poi come la 28enne russa Anastasia Trofimova – e della sua bambina di 11 mesi, Andromeda. La Procura di Roma, supportata dall'FBI e dalla polizia maltese, in breve individuò come sospettato Francis Kaufmann.
Arresto in Grecia e resistenza all'estradizione
Kaufmann fu arrestato il 13 giugno dalle autorità greche sull'isola di Skiathos. In tribunale avrebbe inveito contro gli italiani, definendoli ''mafiosi''. Negli atti si fa riferimento al suo rifiuto a essere estradato in Italia, ma la procedura è in corso.
Identificazione delle vittime
Le vittime vennero confermate: la donna, con tatuaggi particolari, fu riconosciuta come Anastasia e la bambina come Andromeda. L'identificazione ha richiesto giorni, viste le condizioni dei corpi. Secondo alcuni testimoni, la madre sarebbe originaria della Russia o Ucraina.
Il sistema del tax credit nel mirino
Lo scandalo ha immediatamente messo sotto i riflettori l'affidabilità delle procedure ministeriali per il cinema.
Il primo allarme
Il Fatto Quotidiano, Open e Tgcom hanno rivelato l'intera vicenda: un film mai realizzato, finanziato con una delle più ingenti somme di tax credit concesse.
Reazione del Ministero e del Ministro Giuli
Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha definito il caso ''sgomento e rabbia'', affermando di voler riformare profondamente il sistema di controllo e finanziamento. Ha promesso che, se verranno accertate irregolarità, procederà con revoca del beneficio, esclusione dai contributi per 5 anni e segnalazione alla magistratura.
Indagini e verifiche
La Direzione Cinema e Audiovisivo ha già avviato approfondimenti, mentre la Guardia di Finanza e la Procura di Roma stanno esaminando questa e altre situazioni sospette. Esistono almeno una decina di progetti analizzati, per un totale di circa 70 milioni di euro sospetti.
Chi ha scoperto la truffa e chi ha denunciato
Il meccanismo si è innescato grazie a una molteplicità di fonti: giornalisti investigativi (Open, Il Fatto, Il Manifesto, Tgcom), che hanno esposto la vicenda nel dettaglio; il Ministero dal canto suo ha avviato ispezioni amministrative; i magistrati e le forze dell'ordine hanno aperto fascicoli.
Fonti giornalistiche e scoop investigativi
Open è stato il primo a scrivere che ''l'ultimo imbroglio di Kaufmann: ha ricevuto 860 mila euro dal Ministero… per un film fantasma''. Anche Il Manifesto, La Repubblica, Tgcom24, Il Giornale e altri hanno dettagliato la vicenda: la normativa usata, le identità false, le date, gli importi.
Ruolo della Guardia di Finanza e Procura
Ora la Guardia di Finanza sta verificando le pratiche contabili del tax credit. La Procura di Roma ha aperto più fascicoli che riguardano almeno 70 milioni di euro di contributi, includendo non solo il caso Kaufmann, ma anche decine di altri progetti (anche di celebrità del cinema italiano) che risulterebbero potenzialmente anomali.
Implicazioni politiche e normative
Il fatto ha investito la politica italiana, diventando una questione tra maggioranza e opposizione. Il caso è stato usato dal ministro Giuli per criticare i precedenti governi, accusati di ''distrazioni imperdonabili'' nella gestione dei fondi al cinema.
Riforma del tax credit
Si ipotizza che il governo proponga revisioni legislative mirate: limiti più stretti, obbligo di comprovare le spese tramite depositi materiali o video-digitale, verifiche sui partner stranieri, maggiore responsabilità per i produttori italiani che veicolano fondi verso soggetti terzi.
Conseguenze per Coevolutions e altre società
In caso di prove di illecito, Coevolutions potrebbe perdere l'accesso ai contributi per 5 anni, vedersi revocare il credito e sottoposta a segnalazione alla magistratura. Le indagini verteranno anche sull'eventuale complicità o leggerezza nel controllare l'identità del committente.
Cosa manca all'appello
- Non è ancora stato chiarito dove siano finiti i fondi, o se siano stati movimentati su conti correnti in Italia, Malta, Stati Uniti o Grecia
- Non si sa se Tintagel Films o Kaufmann avessero realmente speso qualcosa
- Non è chiaro se esistano altri film fantasma a nome Rexal Ford o con gli alias usati
- Restano da scoprire collegamenti tra Kaufmann e altri prestanome o intermediari
Domande ancora aperte
- Chi ha materialmente curato la certificazione costi?
- La banca che ha acquistato il credito ha verificato l'esistenza concreta del film?
- Esistono mail, contratti, preventivi reali collegati alla produzione?
- Come ha reagito Coevolutions quando è emersa la notizia?
- Cosa dice il revisore che ha firmato la certificazione?
Una truffa premeditata: il disegno dietro l'inganno
Secondo gli investigatori, l'intera operazione sarebbe stata pianificata con cura: il nome falso, la società estera, la scelta dell'Italia come paese target per i contributi, la costruzione di una finta identità da regista internazionale. Kaufmann avrebbe approfittato dei vuoti normativi e della fiducia concessa a progetti stranieri.
La scelta dell'Italia e del tax credit
L'Italia è uno dei pochi paesi a concedere il tax credit anche a progetti esteri, purché veicolati da una società italiana. Questo ha reso il nostro Paese terreno fertile per operazioni speculative come quella di Stelle della Notte. Le normative attuali, pensate per attrarre produzioni internazionali, sono diventate un varco per truffatori abili e ben organizzati.
Un modus operandi collaudato?
Dalle verifiche emergono analogie con altri progetti riconducibili a società legate a Kaufmann o ad alias simili. Alcuni presentano schemi analoghi: società estera, nome fittizio, partner italiano, nessuna traccia del film. Si sospetta un sistema seriale di frode.
I volti dimenticati: le vittime
Mentre l'attenzione si concentra sulla truffa, non va dimenticato che al centro del caso ci sono due vittime: Anastasia Trofimova, giovane madre appassionata di danza, e sua figlia Andromeda, appena undici mesi. Entrambe sono state trovate senza vita in un'area isolata di Villa Pamphili. Secondo gli inquirenti, la causa della morte sarebbe asfissia.
Chi era Anastasia Trofimova
Arrivata in Italia da pochi anni, Anastasia lavorava saltuariamente in ambito artistico. Era stata vista più volte in compagnia di Kaufmann. Secondo amici e conoscenti, lo considerava il padre della bambina. Nessun atto ufficiale lo conferma, ma tra i due esisteva un legame affettivo complesso, forse anche conflittuale.
La figlia Andromeda
Andromeda aveva appena imparato a camminare. Era spesso fotografata con la madre nei parchi di Roma. Nessuno sapeva della sua esistenza, tranne un ristretto gruppo di amici. La sua morte ha colpito profondamente anche chi ha seguito la vicenda solo dai media: un'infanzia spezzata da un uomo che forse doveva proteggerla.
La rete internazionale: Malta, Grecia, Stati Uniti
Il caso si estende ben oltre i confini italiani. Kaufmann aveva creato una rete di contatti e operazioni tra Malta, dove risiedeva legalmente e dove aveva fondato la Tintagel Films LLC; la Grecia, dove è stato arrestato; e gli Stati Uniti, suo paese d'origine.
Il ruolo di Malta
Malta rappresentava una piattaforma ideale: bassa tassazione, facile apertura di società, pochi controlli effettivi. La Tintagel Films LLC risulta regolarmente registrata ma priva di attività economica significativa. Non risultano dipendenti, uffici reali né set allestiti.
Gli Stati Uniti e i fondi familiari
Negli USA risiedono i genitori di Kaufmann. Fonti giudiziarie sostengono che abbiano contribuito al suo sostentamento economico per anni, anche dopo la nascita di Andromeda. Non è chiaro se fossero a conoscenza delle sue attività in Europa. L'FBI collabora con le autorità italiane per ricostruire eventuali movimenti bancari o trasferimenti sospetti.
Reazioni pubbliche e mediatiche
La vicenda ha scatenato indignazione pubblica. Sui social network migliaia di utenti hanno commentato la notizia, chiedendo giustizia per le vittime e maggiore trasparenza nell'uso dei fondi pubblici.
Critiche alla gestione del Ministero
Molti utenti e opinionisti hanno accusato il Ministero della Cultura di scarsa vigilanza. La concessione di quasi 900 mila euro a un progetto fantasma – firmato da un nome inesistente – è vista come un segnale di sistema fallimentare. ''Se un presunto assassino riesce a ottenere un milione senza girare un film, chi ci garantisce che il resto sia in regola?'', scrivono alcuni commentatori.
Il dibattito politico
La questione è arrivata anche in Parlamento. L'opposizione ha chiesto una commissione d'inchiesta sul funzionamento del tax credit. Il governo, pur promettendo maggiore rigore, ha respinto ogni responsabilità politica. ''L'epoca dei finanziamenti facili è finita'', ha detto Giuli, ma intanto i fondi sono già partiti.
Una storia italiana (ma non solo)
Il caso Kaufmann rappresenta un cortocircuito perfetto: arte, truffa, omicidio, burocrazia, identità fittizie. Una vicenda che mette in luce le falle di un sistema che, nato per aiutare il cinema, rischia di diventare la cassaforte dei fantasmi.
Cose da fare in futuro...
- Rafforzare i controlli preventivi sui progetti
- Verificare le identità di tutti i beneficiari reali
- Imporre la tracciabilità digitale dei fondi pubblici
- Incrociare i dati tra Ministero, Agenzia delle Entrate e forze dell'ordine
- Impedire che società fantasma ricevano denaro senza avere una struttura fisica, reale, operativa
Fonti:
Anastasia e la figlia uccisa: svolta nel caso di Villa Pamphili. A Kaufmann i soldi per un film
Francis Kaufmann ottenne oltre 800mila euro di tax credit per un film
Chi era Anastasia Trofimova morta a Villa Pamphili, l'ultima chiamata alla madre e quella mail su Kaufmann
Villa Pamphilj, a Kaufmann 863mila euro in fondi per film mai girato
ESCLUSIVA OPEN – Kaufmann, l'uomo di Villa Pamphili ha ottenuto quasi un milione di fondi pubblici del tax credit per il suo film su Roma mai prodotto
Francis Kaufmann aveva ricevuto 863 mila euro dal ministero per fare un film ambientato a Roma: ''Stelle della notte''
Omicidi villa Pamphili, a Rexal Ford finanziamenti pubblici per un film. Giuli: ''Sgomento e rabbia''
L'ultimo imbroglio di Kaufmann: ha ricevuto 860mila euro dal ministero della Cultura per un film fantasma
Francis Kaufmann aveva ricevuto 863 mila euro dal Mibac per fare il film Stelle della notte
È Anastasia Trofimova la donna trovata a Villa Pamphili. I documenti russi e la telefonata alla madre
Omicidi Villa Pamphilj, identificata la donna: è russa e si chiama Anastasia Trofimova
Approfondimenti sui fondi pubblici versati al film di Rexal Ford
Giallo di Villa Pamphili, madre e figlia trovate morte si chiamavano Anastasia Trofimova e Andromeda
Murder at Villa Pamphili, mother and daughter identified (YouTube video)
Il Fatto Quotidiano: caso Kaufmann e tax credit
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Vedi anche: PERCHE' CINEMA E GIORNALI RICEVONO FONDI PUBBLICI »
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