Shein, noto marchio di fast fashion con sede in Cina, è di nuovo al centro delle polemiche a causa di una recente indagine che ha rivelato la presenza di sostanze chimiche pericolose in alcuni dei suoi prodotti. La moda a basso costo proposta da Shein, che offre una vasta gamma di vestiti, scarpe e accessori a prezzi estremamente competitivi, ha attirato milioni di consumatori in tutto il mondo.
Tuttavia, dietro l'apparente convenienza si nasconde una realtà allarmante che riguarda la sicurezza e la qualità dei materiali utilizzati per la produzione dei suoi capi. Secondo un'inchiesta condotta dalla rivista tedesca Öko-Test, molti degli articoli in vendita presentano contaminazioni di sostanze altamente tossiche che rappresentano un rischio significativo per la salute umana.
Öko-Test ha sottoposto a esame ventuno capi di abbigliamento e accessori per varie fasce d'età, includendo articoli per donne, uomini, adolescenti e neonati. Inoltre, sono stati testati anche diversi tipi di calzature. I risultati sono stati sconcertanti: la maggior parte dei prodotti analizzati conteneva sostanze chimiche pericolose come antimonio, piombo, cadmio, dimetilformammide, ftalati proibiti, naftalene e idrocarburi policiclici aromatici. Secondo il rapporto, solo un terzo dei capi testati è riuscito a ottenere un punteggio appena sufficiente, mentre molti altri hanno fallito il test di sicurezza chimica.
L'antimonio, una delle sostanze trovate, è risultato presente in un abito per neonati. Questo elemento chimico può essere assorbito dalla pelle e, una volta entrato nel flusso sanguigno, risulta estremamente tossico. La sua pericolosità è dovuta alla capacità di causare gravi danni agli organi interni. La situazione diventa ancora più preoccupante considerando che l'indumento analizzato è destinato a bambini molto piccoli, i cui corpi sono particolarmente vulnerabili agli effetti delle sostanze chimiche. Anche il dimetilformammide, rilevato in un capo per adolescenti, ha suscitato preoccupazione. Questa sostanza è considerata pericolosa per la fertilità e può causare gravi danni se assorbita in quantità significative nel corpo umano.
Un altro caso emblematico riguarda due paia di scarpe che hanno superato i limiti stabiliti dalle normative europee per la presenza di piombo e cadmio. Il piombo è noto per i suoi effetti neurotossici, soprattutto nei bambini, e può compromettere gravemente il sistema nervoso centrale e periferico. Il cadmio, d'altra parte, è tossico per i reni e può danneggiare le ossa se accumulato nell'organismo per lunghi periodi. Questi elementi sono stati riscontrati in concentrazioni che superano di gran lunga i valori soglia stabiliti dal regolamento europeo REACH, un sistema normativo che regolamenta la produzione e l'uso di sostanze chimiche nell'Unione Europea.
Il problema si estende anche alla presenza di ftalati in un paio di sandali da donna. Gli ftalati sono sostanze chimiche usate per ammorbidire la plastica e sono stati identificati come potenzialmente dannosi per il sistema riproduttivo. Nei test condotti da Öko-Test, il livello di ftalati trovato era 15 volte superiore al limite consentito dal regolamento REACH. Questi composti possono causare malformazioni fetali e compromettere la fertilità, rendendo impensabile che una donna incinta possa indossare un simile prodotto.
In aggiunta, sono stati trovati anche idrocarburi policiclici aromatici (IPA) in un altro paio di scarpe. Gli IPA sono sostanze cancerogene vietate nelle produzioni tessili, eppure sono stati rilevati in concentrazioni che superano di ventidue volte i valori limite. Questi composti sono noti per il loro potenziale cancerogeno e per la capacità di causare danni significativi all'apparato respiratorio e al sistema immunitario.
A fronte di queste gravi rivelazioni, Shein ha risposto attraverso una dichiarazione ufficiale, sottolineando il proprio impegno a collaborare con agenzie di test internazionali per garantire che i prodotti rispettino gli standard di sicurezza. L'azienda ha dichiarato di aver condotto oltre 400.000 test di sicurezza chimica nell'ultimo anno e di mantenere un monitoraggio costante sui cambiamenti delle normative locali e internazionali. Shein ha inoltre affermato di rimuovere immediatamente i prodotti sospetti dal proprio sito web in attesa di ulteriori indagini e, se necessario, di adottare misure correttive con i fornitori coinvolti.
Questa vicenda solleva numerosi interrogativi sull'effettiva sicurezza dei prodotti offerti dai giganti della fast fashion e sulla trasparenza delle loro pratiche produttive. Le sostanze pericolose rilevate rappresentano un rischio non solo per i consumatori, ma anche per l'ambiente e per i lavoratori coinvolti nella produzione. Sebbene Shein si sia impegnata a migliorare i suoi standard di conformità, le indagini indipendenti suggeriscono che ci sia ancora molta strada da fare per garantire una moda veramente sicura ed etica.
Fonti:
OKO TEST »
WIRED »
GEOPOP »
Vedi anche: MODA SOSTENIBILE - BRAND E MARCHE ECOLOGICHE »
|