Un anno fa valevano circa 850 dollari l'uno, adesso li puoi comprare a 280 dollari l'uno. Ma non converrebbe proprio farlo, visto che il trend è assolutamente negativo. Il bitcoin, per quelli che non lo sapessero, è una criptovaluta elettronica ''pirata'', ovvero una moneta digitale accettata in tutto il mondo con la quale è possibile acquistare qualsiasi cosa, soprattutto in quella porzione di rete non visibile all'utente medio: il cosiddetto ''deep-web''. E' stata ideata da un misterioso criptografo digitale che ha usato lo pseudonimo di Satoshi Matsumoto. E' una moneta peer-to-peer che ci si può scambiare in rete in maniera del tutto anonima e sicura e può essere convertita in altre valute (dollaro o euro) in qualsiasi momento. Fino a qualche tempo fa i governi hanno ignorato il problema, ritenendolo un fenomeno marginale, ma quando questa moneta ha iniziato a diventare una parte rilevante dell'economia mondiale (si parla dell'equivalente di 3 miliardi e mezzo di dollari attualmente circolanti) le banche mondiali hanno iniziato a farsi qualche domanda: se il bitcoin avesse preso davvero piede l'economia mondiale (basata sul debito) sarebbe svanita di colpo insieme alle Banche Centrali, cioè quelle che creano denaro dal nulla per poi prestarlo agli Stati (indebitandoli). La Cina è stato il primo grande mercato a dichiarare illegale l'uso di tale moneta e recentemente un colossale furto digitale (5 milioni di euro in bitcoin rubati al portale Bitstamp) hanno incrinato, forse per sempre, la fama di moneta super-sicura. Il valore è crollato e chi ce l'ha tenta disperatamente di liberarsene. L'unico modo per farci ancora qualche euro è sfruttare gli inevitabili rimbalzi di valore verso l'alto, ma il trend, al momento, è fortemente negativo come potete vedere dal grafico qui sopra che va dal Gennaio 2014 al Gennaio 2015. Altri grafici in tempo reale li puoi vedere cliccando il bottone rosso qui sotto. |